Adattamento dall’omonimo romanzo di Dostoevskij

Con Paolo Mazzarelli

Regia di Annalisa Bianco
Luci e allestimento di Andrea Guideri
Tecnico assistente Simona Parravicini
Costumi Marco Caboni
Foto di scena di Daniele Furini

Produzione EGUMTEATRO/Festival Voci di Fonte (Siena) 2010-2011
Spettacolo sostenuto da Regione Toscana-Sistema Regionale dello Spettacolo

Autentico romanzo di suspense “Il giocatore” fu scritto da Dostoevskij nel periodo del suo turbolento soggiorno all’estero, durante il quale lo scrittore cadde effettivamente preda del demone del gioco. La vicenda, narrata in prima persona dal protagonista, il precettore Alexej Ivanovic, vede costui invilupparsi progressivamente in un intrigo nel quale nulla è quello che sembra, o meglio, tutto ha continuamente la possibilità di cambiarsi e capovolgersi nel suo contrario: esattamente come accade nel gioco d’azzardo.

Il ritmo della narrazione prende ben presto l’aspetto del gorgo, vertiginoso e inarrestabile. I personaggi perdono il controllo delle loro esistenze perché un demone sembra controllarli. Come se il movimento della roulette, vortice ipnotico, nella sala che sta al centro di tutti i luoghi del romanzo, fosse il cuore magnetico del loro mondo, la calamita che ne comanda i movimenti.

Le volontà dei personaggi si perdono, si annientano, semplicemente essi non possono resistere al desiderio compulsivo di “qualcosa”. Ansia di annientamento che passa attraverso il desiderio amoroso, o di denaro, o di affermazione, o di emozione forte… ma tutto senza piacere, senza godimento. Sbalzati fuori dalle loro esistenze normali non possono più fare a meno di vivere la casualità e l’astrattezza di una vita comandata dagli impulsi.

il giocatore (3)

Scritto da Dostoevskij per salvarsi da una situazione di grave dissesto economico e morale dovuto alla sua personale dipendenza da gioco, ‘Il giocatore può essere considerato come come una forma di auto-terapia e insieme come un trattato puntuale e appassionato su questa patologia.

La forma è quella avvincente del romanzo, ma il tema è trattato con lucidità e precisione scientifica e tutte le caratteristiche fondamentali della dipendenza da gioco sono rappresentate e analizzate.
La dipendenza da gioco è una delle piaghe sociali che maggiormente sono cresciute in questi ultimi anni, con forti e drammatici picchi tra  giovani e adolescenti, naturalmente più predisposti ad assumere irresponsabilmente rischi che non sono in grado di valutare. La storia di un giovane, intelligente, colto, sensibile, che si affaccia alla vita con speranza e fiducia per poi annientarsi irresponsabilmente buttandosi in un gorgo dal quale non riesce a uscire con le sue forze, può essere un valido strumento conoscitivo e dissuasivo di questo atteggiamento rischioso.